giovedì 26 aprile 2012

Arianna Occhipinti e la costruzione di un vitigno verticale Frappato




Non si può ormai più parlare di Sicilia senza rammentare Arianna Occhipinti e i vini che produce a Vittoria nella zona storica del Cerasuolo di Vittoria. Non si può perchè forse suo malgrado  è ormai diventata il simbolo di una gioventù che non si arrende alla crisi, cerca nuove e vecchie strade saldamente ancorate alla tradizione ma con occhi e mente nuova e sempre legata alla natura. Normale quindi che, incarnando tanti valori sperduti nel mondo odierno e per di più incaponendosi a lavorare su un vitigno perfetto per il mercato di oggi (basso alcol, molta freschezza, colore scarico) finisca spesso sui giornali e sia diventata l’idolo delle masse adoranti dei vinoveristi. Nel corso di Sicilia En Primeur abbiamo proprio scelto di girovagare per Vittoria e visitate Cos, Valle dell’Acate e appunto Occhipinti per toccare con mano questa piccola grande realtà tutt’ora in crescita con un recente importante acquisto di vigneti e strutture sempre lungo la SP68.
Quello che abbiamo finalmente visto con i nostri occhi (dopo aver consumato il DVD di Senza Trucco e i tanti post a giro per la rete) è una realtà che supera molte delle aspettative ma che soprattutto fa emergere la straordinaria personalità di un vitigno come il Frappato, grande illustre sconosciuto di Sicilia e in Italia fino a pochissimo fa. Arianna sceglie infatti di farci assaggiare le prime 6 annate di produzione compresa un’anteprima da botte del 2011 non ancora in bottiglia. Precede la degustazione l’assaggio del  Sottosopra, un Metodo Ancestrale Frappato basato sul 2010 stile birra ovvero un vino che finisce la fermentazione in bottiglia: si presenta arancio nel colore e nel profumo, bocca sapida delicata ma invitante da morire, si beve che è un piacere. Non si sa ancora se diventerà un’etichetta in gamma, di certo crediamo di poter dire che ne varrebbe la pena.
Ma veniamo al pezzo forte della visita:
Verticale Il Frappato IGT Sicilia
2011 Frappato da Barrique
Ricco profondo, esaltante quasi, un bel cavallo di razza che scalpita in botte e saprà regalare sane emozioni tra pochi mesi, tra i migliori di sempre, certamente sui livelli del 2008. 90+
2010
Ciliegia, lieve vegetale simpatico, floreale di rosa, alloro, cedro candito, cannella, pepe lieve, bocca sospesa ma lieve, fresca, diretta con lieve pizzicore tannico e sensazioni di legno avvertibili 86
2009
Spezia canfora, annata difficile con 20 giorni di pioggia a settembre, arancia candita, evoluzione nella Spezia e frutta di bosco, pepe rosso,cotognata, bocca ricca e polposa con tannino meno agevole ma il corpo mantiene il tutto in un bell’equilibrio. Bel vino da annata difficile , enorme selezione in vigna. 86
2008
Bell’annata, regolare, più alcol, naso elegante, glicine, arancio rosso, fiore del cappero,  cuoio, tabacco , pepe, ricco, complesso, mirto, liquirizia, ematico, bocca piena, freschissima , tannino fresco, gran vino goloso e perfetto per la tavola. 90
2007
Annata peronospora, molto difficile, Arancio e bergamotto, pepe e matita, confettura prugna e lamponi, bocca contrastata soddisfa ma appena dissonante . 81
2006
Naso appena animalesco, gomma appena bruciacchiata, bocca asprigna, frutta e lacca, acetico appena, non in grande forma. 78
Al termine della verticale, Arianna ci svela anche finalmente il suo primo Cerasuolo di Vittoria DOCG Grotte Alte, punto ideale di arrivo e di partenza del lavoro in cantina e in vigna di questi anni. Questo 2006 è stato ottenuto tenendo per un anno separati i due vitigni poi ancora due anni in botte insieme. Frappato e nero d’avola si armonizzano per profondità e ricchezza, regge tutto  l’acidità del Frappato mentre la beva si arricchisce con il corpo del Nero, gran vino e bella la maturazione, ma tenendo conto dell’andamento qualitativo del Frappato siamo sicuri che 2007 e 2008 saranno di caratura anche superiore.
L’impressione è che il grande potenziale del Frappato sia stato colto fin dall’inizio ma che solo dal 2008 in avanti Arianna abbia individuato i mezzi e i modi consoni a lavorarlo al meglio. Dopo la difficile annata 2009 è giunta anche la consapevolezza di saper gestire situazioni più complesse e quindi immaginiamo anche la forza e l’entusiasmo di rilanciare la sfida.
Ce ne è abbastanza per essere molto curiosi  in quello che accadrà da qui in avanti convinti che il territorio renderà presto ad Arianna il suo ringraziamento per essere stato riscoperto e valorizzato a questi livelli.

Alle falde dell'Etna, un rifugio tra gusto e design

Se si potesse scegliere la posizione geografica ideale per una struttura alberghiera, la “location” del Donna Carmela sembrerebbe proprio quella ideale.
A metà strada tra l’aeroporto di Catania e la splendida Taormina, alle falde dell’Etna, a pochi chilometri di distanza dalle zone vitivinicole più vocate del vulcano e dagli impianti di risalita, a pochi metri dal mare.  







Il Resort Donna Carmela nasce nel maggio del 2009 dall’idea e dal lavoro di Carmela, 59 anni, moglie di Venerando Faro, 67 anni. Forti di un’esperienza aziendale nel settore vivaistico, che li ha condotti ai vertici del garden-design a livello europeo, decidono di investire nel loro territorio, in un’attività finalizzata non alla semplice ricezione alberghiera ma alla comodità, al relax ed al piacere, affiancati nel loro lavoro dai figli Michele e Mario. Un lavoro meritevole sulla valorizzazione del territorio e sull'ospitalità che è valso al Resort il premio Migliore Albergo Best in Sicily 2010.



Da sinistra Mario,Venerando, Carmela e Michele Faro


Inutile dire che l’estetica degli spazi verdi esterni è ai massimi livelli, con prati rasati e piante esotiche inserite nella cornice di un’antica masseria ristrutturata. Quello che colpisce di più del Resort Donna Carmela è però l’elevata qualità degli interni. La reception ed i saloni elegantemente arredati, il raffinato ristorante, ma soprattutto le camere. Piccoli gioielli di eleganza e funzionalità, spazi ampi, salottini, arredi esteticamente accattivanti e funzionalmente perfetti.




E’ un vero piacere il soggiorno al Donna Carmela, ed è evidente che la realizzazione della struttura è stata eseguita con arte e senza controproducenti tentativi di risparmio.



 


Il soggiorno infine è allietato da una ristorazione che sicuramente merita il viaggio. La cucina, sincretismo di territorio e creatività, è affiancata da una strepitosa cantina, inevitabile punto di attrazione per tutti gli amanti del buon bere. Accanto alla migliore produzione isolana troviamo infatti delle vere e proprie chicche, dalla Toscana al Piemonte, fino a Francia e Germania. Una vera cuccagna che da sola invita al ritorno ed alla permanenza.




Bisogna riconoscere che la famiglia Faro ha lavorato bene, creando una piccola perla capace di attrazione turistica in tutte le stagioni e di inevitabile fascino enogastronomico. 




Donna Carmela - Agriturismo
Contrada Grotte, 5 - Carruba di Riposto (Ct)
Tel. 095 809383 / 347 4094216
Fax 095 800643
http://www.donnacarmela.com
e-mail: info@donnacarmela.com

Export del vino italiano,brusca frenata verso gli USA





Arriva una brusca frenata che guasta l’umore di molti produttori italiani.
L’Italian Wine and Food Institute ha reso noto un calo dell’export verso gli Usa del -6%. Dato riferito al primo bimestre del 2012. Una tendenza in negativo che contraddice la ripresa che si era registrata nel 2011 e che aveva fatto ben sperare in un ritorno ai numeri del periodo pre crisi. I risultati vedevano portare a casa con successo un incremento del 13%.
La diminuzione appena rilevata non avrebbe interessato solo le quantità di vino ma anche il valore, calo del 10%. Per quantità sarebbero stati l’Australia e il Cile, in questi mesi di gennaio e febbraio, a superare l’Italia. Nonostante questo trend, il Bel Paese rispetto agli altri avrebbe però mantenuto il primato in valore tra gli esportatori, con un incremento appunto del 16% nel 2011.

La contrazione delle esportazioni italiane, come segnala ancora l'Iwfi, è poi in contrasto con l'incremento, del 31,4% in quantità e del 9,4% in valore, delle importazioni vinicole statunitensi.

Un incontro-degustazione con Jonathan Noissiter






Giovedì 3 maggio alle 18.30 Cronache di Gusto organizza un dibattito-degustazione presso i Cantieri Culturali della Zisa, a Palermo, durante il quale Jonathan Nossiter (nella foto) presenterà il suo libro “Le vie del vino”, edito in Italia da Einaudi.